Costruzioni

AL CENTRO LA PERSONA NON Il PIL:

  • Con 280 euro al mese si muore: Trasformare la pensione di invalidità in un reddito minimo di almeno 1000 euro; non più miseri contributi ed elemosina di Stato;
  • Istituzione di una legge nazionale specifica per i progetti di Vita Indipendente (finanziata in base al bisogno di ciascuno) per favorire l’autodeterminazione e per le pari opportunità: istituzione, in tutte le province, di agenzie per la vita indipendente, preposte alla sua attuazione ed alla promozione del fare;
  • Genitori e familiari non più schiavi del potere politico: Istituzione di una legge nazionale per i caregiver (familiari che si prendono cura ed assistono i loro congiunti non autosufficienti) che preveda tutele assicurative adeguate e una retribuzione mensile in base alle ore di assistenza di cui necessita la persona con disabilità;
  • Non più finanziamenti di inutili progetti temporanei ed eliminazione di tutti quei servizi vecchi e obsoleti: sono solo un costo e mirano esclusivamente all'assistenzialismo;
  • Il diritto allo studio non più solo uno slogan: Rivisitazione complessiva della struttura dell’assistenza scolastica e universitaria che si basi sui bisogni oggettivi di ciascuno: dotandoli di strumenti informatici, meccanici e tecnologici più utili; assunzione a tempo indeterminato di un numero adeguato al bisogno di personale docente di sostegno preventivamente formato e specializzato;
  • Non più sottomissione al volere politico e dirigenziale: da subito un decreto nazionale che obblighi le regioni e gli enti locali a riconoscere la libertà di scelta alle persone con disabilità e alle loro famiglie di quali servizi usufruire, compresa l’assistenza indiretta;
  • Non più cittadini di serie a,b,c...;
  • No all’autonomia differenziata delle regioni: Via la Sanità ed il Sociale dalle mani delle regioni dove si annidano interessi personali e di partito per tornare a essere gestite dal Governo centrale;
  • Non più sottomissione e valutazione con parametri, siamo persone non robot;
  • Eliminazione delle infinite ed inutili commissioni: sono solo un costo, generano depressione e umiliazioni: via i tanti moduli standardizzati e numerati; introduzione di un’unica “figura” di riferimento per la persona e la famiglia che lavori sui bisogni specifici e sulle potenzialità della persona che non dovrà più essere assoggettata a un sistema come quello attuale, basato sulla negazione dei diritti Umani;
  • Nomenclatore tariffario nazionale: aggiornato annualmente con l’inserimento di protesi, ausili e software di ultima generazione tecnologica e meccanica;
  • Per i bambini: parallelamente alle attività didattiche e scolastiche, avviamento sull’intero territorio nazionale dei P.I.A. (Punti per l’indipendenza e l'autonomia) strutture attrezzate con gli strumenti più utili e di personale specializzato per l'introduzione all'autonomia e all'indipendenza;
  • Non più cicli temporanei di fisioterapia: inserimenti di adeguati finanziamenti per la fisioterapia continuativa ed adattata;
  • Rivisitazione dei centri diurni che funzionano solo sulla “carta”: per come sono attualmente strutturati, rappresentano solo uno spreco infinito di soldi, di risorse umane e con la funzione di “parcheggio” dei ragazzi che ne rimangono ghettizzati;
  • Per gli adulti: Istituzione dei P.I.A.A. (Punti per l’indipendenza e l’autonomia adulti) che lavorano in stretto contatto con i P.I.A per il passaggio naturale dall’età evolutiva a quella del raggiungimento della maggiore età;
  • Incremento su tutto il territorio nazionale dei servizi ABA e C.A.A. ed inserimento degli Assistenti alla comunicazione;
  • Superamento dell’inadeguata legge 68/99: ad oggi, per ottocento mila persone iscritte al “collocamento mirato”, il lavoro rimane un’utopia. Per le persone già inserite in contesto lavorativo come Categorie Protette introduzione di misure per una reale attuazione del monitoraggio delle mansioni svolte, che non devono risultare dannose per la salute e discriminatorie; istituzione del diritto di fruire di un congedo straordinario retribuito di almeno 24 mesi, consecutivi o frazionabili, per i lavoratori con disabilità;
  • Istituzione su tutto il territorio nazionale dei P.F.P. (Punti per la formazione e la professionalizzazione continua) strutture appositamente dedicate a cui accedere dopo il regolare percorso scolastico, attrezzati di tutti gli strumenti necessari e gestiti da personale specializzato allo scopo di formare e garantire (in collegamento diretto con le aziende) una professione ed lavoro dignitoso a ciascuna persona coinvolta;
  • Non più mille norme ed infiniti uffici da inseguire ma: Istituzione di una legge unica per le disabilità;
  • Sport per tutti e non più ghetti ed esclusione: Istituzione di una legge nazionale che obblighi tutti gli impianti sportivi: palestre, parchi per il tempo libero e lo svago, sia pubblici che privati, di attrezzarsi degli strumenti adatti e di personale specializzato al fine di accogliere tutti;
  • La disabilità non più monopolizzata: istituzione di un ”tavolo” nazionale permanente, equamente composto da esponenti di associazioni di vario livello;
  • Lotta senza fine per l’abbattimento di tutte le varie barriere: investimenti per l’accessibilità tutta;
  • No alla segregazione e agli istituti: ristrutturazione e superamento delle attuali RSA e RSD luoghi di morte e sofferenze per dare spazio a dei reali progetti sul “Dopo di noi, durante noi”;
  • Abolizione dei tanti servizi vecchi e superati;
  • Non più investimenti in opere faraoniche inutili per la collettività: rappresentano un costo e non creano alcun benessere per le persone;
  • Turismo accessibile per tutti, non più appositi autobus e gite ghettizzanti;
  • Supporto psicologico, in caso di necessità, per le persone con disabilità e i loro familiari;
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MOVIMENTO RIVOLUZIONE UMANA

Le proposte di programma qui riportate sono dinamiche: possono essere arricchite da altre idee che ci giungeranno in seguito.